Un po’ di storia

Bottega della chiaveAgli inizi del 900 la ditta Borello, che costruiva attrezzature per enologia, si trasferì da Torino ad Asti, ampliando l’attività alla carpenteria ed alla fabbricazione di serrature e chiavi.
 
Quando anche in Italia si diffusero le chiavi moderne, note come “Tipo Yale”, fu chiaro che la loro riproduzione con un paziente e lungo lavoro di lima non era praticabile: GIACOMO BORELLO, ultimo erede della famiglia, con la fattiva collaborazione dell’allora aiutante SILVIO MUSSO, ideò e costituì una semplice ed efficiente duplicazione manuale che risolse il problema.
 
Solo anni più tardi comparvero sul mercato le prime duplicatrici prodotte industrialmente, che erano quasi la fotocopia di quel geniale prototipo artigianale.
 
Naturalmente il progresso tecnologico avanza anche in questo campo, così nel corso degli anni, la ditta BORELLO, diventata nel frattempo BOTTEGA DELLA CHIAVE, si è dotata delle attrezzature più moderne che consentono la precisa duplicazione di chiavi per casa, per auto (anche codificate), di sicurezza, nonché di telecomandi per cancelli e portoni.